lunedì, dicembre 03, 2007

Due economisti



Due economisti si trovano perduti nel deserto. Uno dei due dice all'altro "Non sappiamo dove siamo e non abbiamo più acqua, cosa dobbiamo fare?" L'altro risponde "non ti preoccupare, la mancanza di acqua creerà una domanda e sicuramente il mercato genererà un'offerta"



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6 commenti:

carlok ha detto...

:)
se l'avete inventata voi, c'è speranza! :)

Anonimo ha detto...

"Non ti preoccupare. La mancanza di energia creerà una domanda e sicuramente il mercato genererà un'offerta".
Dov'è la fallacia di questa asserzione?
A mio parere nell'avverbio "sicuramente". E' possibile che la carenza di energia porti a nuove scoperte e/o alla capacità di sfruttare meglio quelle già note, ma non è così sicuro.
Quindi è meglio preoccuparsi.

Ugo Bardi ha detto...

Non l'ho proprio inventata, è un'elaborazione di alcune barzellette simili che girano su internet.

Anonimo ha detto...

Sarà, ma non riesco a concepire l'homo sapiens sapiens che alza bandiera bianca davanti al picco petrolifero.
Non sono di quelli che crede alle castronerie tipo "l'idrogeno ci salverà" però ho serie difficoltà ad immaginare una società futura imbarbarita ed involuta tecnologicamente per mancanza di combustibile.
Secondo me la fine del petrolio convenzionale e del gas causerà l'esplosione delle tecnologie e delle applicazioni energetiche basate sulle rinnovabili(non l'idrogeno), anche se la resistenza delle solite lobby la ritarderà.
Semmai la fase di transizione ad una nuova società ecoenergetica, non consumistica, non globalizzata e moderatamente tecnologica è quella a preoccupare più di ogni altra cosa.
Viste le premesse attuali, i dolori per tutti non mancheranno...

Paolo B.

Anonimo ha detto...

Paolo B.:
io ho la tua stessa speranza.
Che sarebbe una certezza,
se non fosse che - in momenti di crisi globale - l'alternativa più probabile alla collaborazione sia la guerra.

Anonimo ha detto...

Infatti Weissbach, nella fase di transizione potremmo assistere( o essere coinvolti) in disastrosissime guerre per le risorse.
Non credo assolutamente ad un conflitto termonucleare globale, ma ritengo molto probabili i conflitti militari regionali, specie in Medioriente, col rischio dell'opzione nucleare.
Con i guerrafondai USA e il mastino Israele in giro, non c'è da stare tranquilli...

Paolo B.