giovedì, dicembre 14, 2006

Il mirtillo per salvare il mondo


Imperversa sui giornali e su internet la notizia delle celle solari al mirtillo.

Senza nulla togliere alla bravura e all'impegno dei ricercatori impegnati in questo lavoro, fa veramente cadere le braccia la faciloneria e l'approssimazione con le quali certe notizie vengono riportate sulla stampa. Le celle al mirtillo sono descritte come un'invenzione meravigliosa salva-mondo che richiede soltanto un zinzino di perfezionamento per essere messa a punto e invadere il mercato.

Per chi non fosse addentro alla faccenda, specifichiamo che le cose sono molto diverse. Le celle a coloranti organici (dette anche celle di Gratzel) sono in giro da molti anni ma non sono mai state messe sul mercato sia per la bassa efficienza, sia per la tendenza a degradarsi in pochi anni. Da non trascurare, poi, il fatto che anche se il mirtillo (o altri coloranti) costa poco, c'è tutta una serie di altri componenti di un sistema fotovoltaico che sono costosi, per cui anche una ipotetica cella a "costo zero" non servirebbe a niente se non ha un efficienza di almeno il 10%, cosa che le celle organiche per il momento non raggiungono

E' un argomento sicuramente meritevole di studio, ma ancora siamo lontanissimi dalle applicazioni pratiche. E' un peccato che la gente continui a essere frastornata da notizie di pretesi miracoli energetici; si crea solo confusione e si distoglie l'attenzione dai problemi veri.


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Da "La Repubblica"

Cellule fotovoltaiche organiche messe a punto al dipartimento
di ingegneria elettronica all'università romana di Tor Vergata

Pannelli solari più economici grazie ai pigmenti del mirtillo
Eliminato il silicio. Costerà meno produrli e installarli

di JAIME D'ALESSANDRO



ROMA - Peccato solo che non profumino di mirtillo. Altrimenti le celle fotovoltaiche organiche oltre a rivoluzionare il mondo dei pannelli solari aiuterebbero a coprire la puzza di smog nelle nostre città. Possono infatti utilizzare come elemento attivo pigmenti presi dai frutti di bosco e a differenza dei normali pannelli solari oggi in commercio hanno eliminato del tutto il silicio. Costerà meno produrli e istallarli quindi, ma soprattutto avranno la forma di fogli flessibili o di lastre di vetro semi trasparenti. Un domani quindi potranno essere "stesi" sopra i palazzi, funzionare come copertura per le tende della protezione civile, essere parte delle finestre di un edificio o dei cristalli di una vettura.

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Insomma il futuro per quel che riguarda l'energia pulita è nell'organico e per una volta l'Italia non rimarrà indietro. La prima applicazione pratica? Sull'isola di Ventotene nel 2008 quando verranno istallati i primi pannelli basati su questa nuova tecnologia.


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